domenica 29 gennaio 2012

Gocce di Rugiada

Presentazione del progetto

Le Gocce di Rugiada sono state per un lungo periodo di tempo oggetto di un attento studio sulle effettive potenzialità della fotografia Marco realizzato esclusivamente con attrezzature (fotocamere e obiettivi Nikon/Nikkor) stressate al limite delle loro possibilità.

Complice una natura incontaminata nella Media Valle del Tevere, dove ho la fortuna di vivere e lavorare, sono riuscito ad immortalare all'interno di queste minuscole "gocce" del diametro che varia dai 2 ai 3 millimetri la natura stessa che le circonda e, in alcuni casi, quando il clima è stato clemente oggetti e persone creando dei veri e propri set fotografici a cielo aperto.
Questo studio iniziato nel 2007 si e protratto per circa 18 mesi nei quali ho prodotto qualcosa come 4.500 scatti.
Ho iniziato a lavorare con la Nikon D200 per poi passare alla D300 con obiettivo Macro da 60mm f/2.8 ma è con l'uscita della Nikon D3 e dell' obiettivo Macro da 105mm f/2.8 che ho potuto fare il salto di qualità.
L'esperienza maturata con le precedenti fotocamere unita alla nuova tecnologia della D3 mi hanno permesso di realizzarere degli scatti emozionanti in alcuni casi irripetibili.
Devo dire con tutta onestà che questo progetto mi è costato molto sia a livello economico che fisico (basti pensare che per fotografare le gocce di rugiada bisogna alzarsi prima che leva il sole sfidando freddo e umidità).
Con altrettanta franchezza devo dire però che tutto questo è stato ampiamente ripagato dal successo che ho avuto sia con la Mostra/Evento che si è svolta a Todi (Sala delle Pietre) nell'estate del 2008, sia con il libro fotografico "Gocce di Rugiada" edito da TAU Editrice realizzato anche grazie alla partecipazione di numerosi sponsor tecnici tra cui Nikon, Epson e Manfrotto ai quali rivolgo ancora una volta un sentito e doveroso ringraziamento.
Il mio amico e collaboratore Nicola Zucconi ha poi realizzato un bellissimo sito che potrete visitare al seguente indirizzo: www.goccedirugiata.it nel quale troverete una piccola selezione degli scatti più significativi e, volendo, potrete attingere ad ulteriori informazioni sul progetto.
Un doveroso ringraziamento va ad Aldo Winkler, Fabrizio Gillone e Giuseppe Maio di Nital S.p.A., a Marianna Santoni e Filippo Orsini autori della presentazione e prefazione del libro.

Attraverso le pagine di questo blog periodicamente vi parlerò di alcuni scatti esclusivi entrando nel dettaglio tecnico della loro realizzazione.


Iniziamo questo eXperience con la "Goccia Nikon"

"Goccia Nikon"

Come accennavo nella presentazione del progetto, alcuni scatti sono stati realizzati con l'intento di immortalare nella goccia degli oggetti o delle persone.
In questo caso ho voluto inserire nella goccia una borsa Nikon, di seguito vi riporto i parametri di scatto:



Una volta selezionato lo scatto migliore si procede con la selezione di un quadro da 600x600 pixel, si effettua una rotazione dello stesso di 180° e si salva.

Ed ecco il risultato finale...

"Goccia Nikon"

martedì 10 gennaio 2012

Cosa sono le Fotografie Macro





















Le Macro sono fotografie scattate a distanza ridottissima, queste riescono ad evidenziare dettagli molto piccoli non percepibili ad occhio nudo.
La fotografia macro richiede pazienza ed esperienza prima che si possano ottenere risultati apprezzabili, infatti questo tipo di fotografia è quella che meglio metta a prova le abilità dei fotografi.
Oltre alla grande quantità di dettagli che riescono ad evidenziare, le fotografie Macro sono caratterizzate da una ridotta profondità di campo (nell'ordine di qualche millimetro).
Questa ridotta profondità di campo è generata di solito dalla breve distanza fra l'obiettivo della fotocamera e il soggetto della fotografia (qualche centimetro).
Di conseguenza con la fotografia Macro è una continua lotta per ottenere immagini che siano il più possibile a fuoco.
Come risolvere il problema? utilizzate la vostra lente macro, o impostate la vostra fotocamera in modalità macro, avvicinatevi al soggetto finchè potete (ovvero fin quando riuscite a mettere a fuoco - in modalità macro è consigliabile la messa a fuoco manuale) e utilizzate l'apertura di diaframma più piccola che potete (f/8, f/11 o di più).
Piccole aperture focali e piccole distanze dal soggetto si traducono istantaneamente in un calo della luminosità della scena, per cui utilizzate un cavalletto o valori ISO molto elevati (fare sempre attenzione che il soggetto, ad esempio un fiore, non sia mosso dal vento).
Prossimamente vi parlerò delle "Gocce di Rugiada" un progetto al quale ho dedicato ben 18 mesi di lavoro.